Casella PEC satura? Il caso del Banco di Sardegna

Casella PEC satura? Il caso del Banco di Sardegna

Casella PEC piena, è questo il problema che una nota Banca si è trovata, a causa delle più di 2 mila domande presentate per il fondo emergenza imprese. Ora Confesercenti Sardegna denuncia “A rischio la regolarità della graduatoria”. 

In pochi minuti le domande spedite per il fondo Emergenza Imprese hanno riempito la casella PEC del Banco di Sardegna: il sistema già alle 09:02 inviava grazie all’iter PEC la ricevuta di accettazione seguita, in questo caso, dall’avviso di mancata consegna per “casella piena”. 

“Chi ha avuto modo di accorgersene subito ha inviato nuovamente la domanda anche se in forte ritardo, ma in tanti sicuramente non si sono ancora accorti”, dichiara Gian Battista Piana, direttore Confesercenti Sardegna, “ci chiediamo a questo punto come possa essere garantita la correttezza della graduatoria se chi ha inviato alle 9:02 si è visto poi costretto a fare un nuovo invio dopo oltre un’ora”.

C’era da immaginarsi infatti che in una situazione critica come questa, sarebbero arrivate alla PEC dedicata dal Banco di Sardegna, un numero enorme di domande. “Credo sia giusto che le richieste vengano ammesse all’istruttoria in base all’ora della ricevuta di accettazione da parte del sistema e non a quella di consegna”.

“Chiediamo alla Regione di verificare cosa sia successo e se possa risultare attendibile un click day che ha avuto questo grave problema”, afferma Roberto Bolognese, presidente Confesercenti Sardegna. “Una situazione davvero imbarazzante. In un momento di drammaticità così importante, in cui la sopravvivenza di tante aziende dipende da questi contributi. Rimaniamo basiti dal fatto che non sia stato organizzato il tutto con attenzione e prevedendo una problematica di questo tipo. Siamo comunque fiduciosi che la Regione possa darci al più presto rassicurazioni in merito”.

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