La PEC (posta elettronica certificata) è uno strumento utilizzato da aziende e professionisti per l’invio di comunicazioni ufficiali, con valore legale pari a quello di una raccomandata con ricevuta di ritorno. Ma quando è nato questo strumento? E a cosa va attribuito il suo successo?
Posta elettronica certificata: quando è nata?
La posta elettronica certificata si fa strada, in maniera quasi silenziosa, nei primi anni 2000. Possiamo attribuire la sua iniziale diffusione al DPR. 68/2005 e alla promulgazione del Codice dell’Amministrazione Digitale, avvenuta con il Decreto Legislativo n. 82/2005. Da quel momento in poi, la PEC si è evoluta ed è diventata uno dei mezzi più usati per la circolazione di comunicazioni ufficiali. La sua diffusione tra privati e imprese non è più dovuta soltanto a una questione normativa: lo dimostrano i numeri raccolti da Agid, l’Agenzia per l’Italia Digitale.
Nel primo bimestre del 2020, le caselle PEC attive superavano gli 11 milioni e i messaggi scambiati hanno toccato quasi i 400 milioni.
Le ragioni del successo
Le ragioni della diffusione e del successo della PEC sono da ricondurre al valore legale dei messaggi e alla sicurezza nella trasmissione. La PEC, infatti, ha degli standard di sicurezza nettamente superiori rispetto ai normali sistemi di posta elettronica: ad esempio, le comunicazioni di posta elettronica certificata sono protette da crittografia durante il loro tragitto. In questo modo, si garantisce l’inalterabilità del contenuto del messaggio e dei suoi eventuali allegati.
In più una PEC, dopo essere stata inoltrata, passa attraverso vari controlli che danno origine alle ricevute di accettazione e consegna (o mancata consegna). Grazie a questo ultimo aspetto, le comunicazioni fatte attraverso la posta elettronica certificata possono essere utilizzate come prova anche in caso di contenzioso.
La PEC è diventata lo strumento prediletto per:
- inviare documenti delicati come contratti e fatture
- gestire i rapporti con la Pubblica Amministrazione (iscrizione ai concorsi pubblici, comunicazioni con l’INPS ecc)
- gestire i rapporti con i professionisti
Uno strumento per tutti
Partite Iva, professionisti e imprese hanno l’obbligo di dotarsi di una casella PEC. Ma negli ultimi anni, la PEC si è diffusa tra i privati, tanto da diventare anche per loro uno strumento quasi indispensabile. La PEC, infatti, oltre a essere sicura e ad avere valore legale, è un mezzo di comunicazione pratico, veloce ed ecologico.
Come le classiche mail, anche le PEC sono immediatamente recapitate al destinatario. A differenza dell’invio di una raccomandata, non si dovrà fare nessuna fila allo sportello, né attendere per il recapito di messaggi e ricevute.
Ed è indubbio il risparmio economico: l’unico costo sarà quello dell’abbonamento periodico al servizio, indipendentemente dal numero di messaggi scambiati.
La PEC è quindi uno strumento di grande utilità per tutti e anche i privati la scelgono per:
- lo scambio di informazioni tra amministratori di condominio e condòmini
- la candidatura per un posto di lavoro
- la disdetta di un contratto
- la ricezione dell’originale di una fattura elettronica per le operazioni di rimborso fiscale
Tutte queste attività possono essere gestite, nella maggior parte dei casi, non solo dal computer ma anche da una comoda app installata sullo smartphone. Cosa riserverà il futuro della PEC? Per ora sembra destinata a diventare un degno sostituto della posta elettronica tradizionale in un numero sempre più elevato di situazioni.
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