Participare a un concorso pubblico? Con la PEC è più semplice!

Quando si parla di PEC molte persone pensano che si tratti di uno strumento utile soltanto alla Pubblica Amministrazione, alle aziende o alle Partite Iva. In realtà, aprire una casella di posta elettronica certificata può essere vantaggioso anche per i privati cittadini perché, oltre ad avere valore legale, consente di semplificare e velocizzare tutta una serie di operazioni: è un’alternativa ecologica alla raccomandata con ricevuta di ritorno, permette di ricevere le fatture elettroniche, disdire un contratto o candidarsi per un posto di lavoro. In particolare, su quest’ultimo punto, vale la pena menzionare la partecipazione ai bandi di concorso.

Avere una casella PEC, infatti, è fondamentale per chi desidera inoltrare una domanda di partecipazione a concorsi e bandi pubblici. Già dieci anni fa, con la circolare n 12/2010, il Ministero della Funzione Pubblica dava conferma della possibilità di utilizzare la PEC nell’ambito delle procedure concorsuali pubbliche. Questo perché la PEC, grazie ai suoi protocolli di sicurezza, può garantire l’inalterabilità del contenuto: rappresenta quindi una soluzione veloce e più ecologica rispetto alla presentazione a mano della domanda, presso la sede dell’ente banditore, o a una raccomandata con ricevuta di ritorno.

In alcuni casi, la PEC è invece una delle condizioni necessarie per la partecipazione al concorso e l’indirizzo viene richiesto tra i requisiti per presentare domanda e verrà poi utilizzata per le comunicazioni ufficiali con il candidato. Per mandare la domanda attraverso posta elettronica certificata, basterà cercare l’indirizzo PEC dell’ente (se non è già presente nel bando) e inoltrare l’equivalente di una semplice mail, allegando tutti i documenti necessari, che solitamente sono:

  • la fotocopia della carta d’identità (se richiesta), ai sensi dell’art. 38, comma 3, del D.P.R. n.445/2000
  • il curriculum vitae, se richiesto espressamente nel bando
  • apposita certificazione, rilasciata da una competente struttura sanitaria, in caso di partecipanti portatori di handicap che hanno l’esigenza di essere assistiti durante le prove scritte o di un tempo maggiore. In ogni modo il bando dà tutte le informazioni sulla corretta procedura da seguire
  • ricevuta del versamento della tassa di partecipazione al concorso, se dovuta.

Se non diversamente specificato, la domanda di partecipazione va inoltrata entro e non oltre il 30° giorno successivo alla data di pubblicazione del bando nella Gazzetta Ufficiale.

Quali sono i vantaggi nello scegliere la PEC per inoltrare la domanda di partecipazione a un bando pubblico?

Innanzitutto c’è un vantaggio di tipo economico. Per mandare una raccomandata si parte da € 5,40 per un singolo invio, mentre per aprire una casella PEC è sufficiente pagare un canone mensile o annuale, che nella maggior parte dei casi permette invii illimitati. Poi c’è un vantaggio legato alle tempistiche: inviare tutti i documenti da casa o dall’ufficio ci evita di andare in posta o direttamente alla sede dell’ente. La PEC poi è anche ecologica: compilare e inoltrare ogni modulo in formato elettronico permette di evitare inutili sprechi di carta.

Infine non bisogna dimenticarsi del livello di sicurezza che solo la PEC ci può dare: una delle caratteristiche della posta elettronica certificata è la conferma della ricezione del messaggio. Così, se accidentalmente si sbagliasse a digitare indirizzo, si potrebbe subito porre rimedio, a differenza di quanto accadrebbe con la classica raccomandata.

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